30 Giu, 2018 – Dott. Ing. Prof. Danilo Erricolo, ex Borsista FAB.

Mi sono laureato in ingegneria elettronica al Politecnico di Milano nel 1993, dopo avere svolto una tesi di laurea su di un argomento di elettronica dello stato solido avendo avuto come relatore il Prof. Emilio Gatti. Dopo la laurea feci qualche colloquio presso aziende di Milano e Torino. A quel tempo andavano di moda i contratti di formazione, ma per lavorare occorreva prima completare il servizio militare. Proprio durante il periodo di leva, svolto come ufficiale di complemento del Corpo Tecnico dell’esercito Italiano, pensavo a cosa avrei fatto da grande e così colsi l’occasione di andare a Chicago per completare un dottorato di ricerca (Doctor of Philosophy o Ph.D.) in ingegneria elettronica alla University of Illinois at Chicago (UIC). L’idea era quella di acquisire ulteriori esperienze e qualifiche da sfruttare per ottenere un posto di lavoro in Italia dopo il completamento degli studi negli Stati Uniti. Il supporto finanziario fornito dalla Fondazione Beltrami fu fondamentale per completare i miei studi. Colgo l’occasione per ringraziare nuovamente la Fondazione Beltrami che mi ha permesso di proseguire un percorso universitario di eccellenza.
Alla UIC ebbi come relatore il Prof. Piergiorgio L.E. Uslenghi, e mi specializzai su argomenti di scattering elettromagnetico; come argomento di tesi scelsi di studiare un problema importante per i sistemi di comunicazione cellulare: il calcolo della distribuzione del campo elettromagnetico irradiato da un’antenna fra gli edifici di un ambiente cittadino. Verso il termine degli studi feci qualche colloquio di lavoro, in particolare con un’azienda molto interessata al mio argomento di tesi. L’azienda mi offrì la possibilità di essere assunto, ma mi sarei dovuto trasferire a Londra.
Dopo una decisione molto ponderata, decisi di restare a Chicago e di rinunciare alla possibilità di assunzione e trasferimento a Londra perché la mia fidanzata (e poi futura moglie) era di Chicago e perché contestualmente mi fu offerta la possibilità di iniziare una carriera universitaria come Post-Doctoral Research Fellow alla UIC; la accettai. Pochi anni dopo mi sposai e da allora sono sempre rimasto alla UIC dove attualmente ricopro il ruolo di Full Professor (Professore Ordinario) dal 2012.
La scelta di abitare a Chicago non é stata difficile: trovo che Chicago sia molto bella; la terza città degli Stati Uniti per popolazione ed è  collegata molto bene con tutto il mondo (l’aeroporto principale di Chicago – O’Hare è spesso fra i primi 3 aeroporti mondiali per numerio di voli gestiti). Chicago si affaccia sul lago Michigan e quindi è caratterizzata dal clima continentale che privilegia inverni freddi lunghi ed estati che possono essere molto calde ed umide. L’offerta, dal punto di vista culturale, è vastissima, ed è sede di diverse rinomate università , tra cui la University of Chicago che è un’istituzione privata famosa per l’elevato numero dei suoi professori che hanno ricevuto il premio Nobel e dove ha anche insegnato Enrico Fermi (la prima reazione di fissione nucleare è stata effettuata proprio qui da Fermi nel dicembre del 1942). A Chicago si trova la famosa Chicago Symphony Orchestra, diretta da Riccardo Muti, e poi anche molti importanti musei, fra cui l’Art Institute of Chicago che ospita la seconda collezione di arte impressionista al mondo (dopo il Musée d’Orsay di Parigi) ampliato nel 2009 da Renzo Piano (famoso architetto, anche lui ex allievo del Politecnico di Milano). Dal punto di vista architetturale è la citta dove sono stati costruiti i primi grattacieli (ed è a Chicago che sono stati inventati i primi ascensori per persone). Per me è sempre un piacere visitare la parte centrale di Chicago e quella che si affaccia sul lago. In quei luoghi ho spesso la sensazione di trovarmi in vacanza, anche se vivo e lavoro qui.
La carriera universitaria è stata finora molto impegnativa, ma mi ha ripagato con molte soddisfazioni personali; mi attira molto il fatto di rimanere costantemente all’avanguardia nel progresso scientifico; mi sento realizzato in particolare nell’aver costruito una rete di interazioni con studenti e numerosi colleghi a livello mondiale. Quando ancora ero uno studente di dottorato, chiesi al mio Preside di Ingegneria quale fosse l’aspetto della sua carriera che a lui fosse piaciuto di più. Mi rispose che il lavoro universitario gli dava la possibilità di avere una famiglia di colleghi estesa a tutto il pianeta. Questa risposta mi colpì molto e fu uno dei motivi principali che mi fece decidere di rimanere nel mondo universitario, dove ritengo si abbia maggiore libertà di decisione e maggior controllo sulle proprie attività, rispetto al mondo dell’industria. Mi ritengo fortunato di avere avuto la possibilità di interagire fin dall’inizio della mia carriera universitaria con persone che si possono ritenere tra le migliori nel loro campo scientifico e dalle quali ho imparato molto. Sono molto soddisfatto di essere stato scelto come organizzatore generale del 2012 IEEE  (vedi nota 1)  International Symposium on Antennas and Propagation and USNC-URSI National Radio Science Meeting, il congresso scientifico più importante a livello mondiale nel mio settore. Inoltre nel 2016 sono stato eletto Fellow della IEEE e dall’agosto 2016 sono stato eletto Editor-in-Chief del’�IEEE Transactions on Antennas and Propagation, la principale rivista scientifica internazionale nel campo di antenne e propagazione elettromagnetica. Ulteriori dettagli sulla mia carriera professionale sono disponibili sulla mia pagina web a http://erricolo.engr.uic.edu/.
Durante i miei anni come ricercatore, prima, e come professore, poi, ho sviluppato e mantenuto contatti con amici e colleghi in tante sedi universitarie italiane. Sono contento di essere riuscito a mantenere attivi i contatti con la maggior parte dei miei amici e parenti italiani che riesco a visitare in media una volta all’anno. Inoltre quando vengo in Italia per lavoro allungo sempre di qualche giorno la mia presenza per cercare di incontrarmi con qualcuno. Quando possibile, cerco sempre di venire in Italia per partecipare a congressi scientifici e spesso ho contribuito ad organizzare sessioni speciali presso congressi scientifici. In particolare, per me è una grossa soddisfazione personale riuscire ad attirare colleghi ed amici internazionale a visitare l’Italia. Nel corso degli anni, credo di avere contribuito ad attirare almeno un centinaio di colleghi da tutto il mondo a partecipare alle mie sessioni speciali presso congressi tenuti nelle città di Torino e Verona.
Nel futuro, spero di avere più occasioni per interagire con l’Italia, specialmente a livello professionale.

Danilo Erricolo

(1) L’Institute of Electrical and Electronics Engineers (IEEE) è la più grande organizzazione professionale di tipo tecnico a livello mondiale dedicata all’avanzamento della tecnologia per il beneficio dell’umanità. Esistono più di 420,000 soci in oltre 160 nazioni